Aaah come vola il tempo… Cinque anni fa come ora stavo facendo le valigie per l’Ammerica, ora le sto facendo per Malta (non per le vacanze anche se sembrerebbe). Ci pensavo proprio l’altro giorno, a come io dia per scontato questo mio continuo essere in movimento, che magari altri considererebbero un privilegio. E quindi oggi il mio Grazie va alla danza, che mi ha permesso di vedere Paesi e continenti che altrimenti chissà quando avrei visto, e che mi ha regalato tanti “New Beginnings”. Ebbene si, sono una dipendente dai nuovi inizi, una di quelle che provano piacere nel leggere l’ultima riga di un capitolo, o nel scrivere la data su una pagina bianca e pulita del journal. La cosa che mi emoziona di più di questa professione sono forse tutti quei piccoli, nuovi inizi, che incontro muovendomi avanti.
But first, breve recap dell’ultimo anno (da leggere in 2x):
Dopo essermi laureata a Giugno 2021, sono rientrata in Italia, e lì ho trascorso gli ultimi 13 mesi, salvo qualche viaggetto qui e lì. Ho sempre continuato a fare audizioni, ho cominciato a deprimermi e chiedermi chi me lo facesse fare di ballare, perché (spoiler:) ho tante altre passioni oltre alla danza, che mi dico sempre di prendere in mano in futuro. Proprio mentre stavo per toccare il fondo, verso fine Settembre, ho colto la palla al balzo e mi sono spostata per tre mesi a Bologna per un progetto di avviamento professionale chiamato CoLab. Lì è dove ho avuto modo di conoscere danzatori italiani e capire un po’ di più come fosse il panorama attuale. Rientrata dagli Stati Uniti ero piuttosto ferrata sui nomi internazionali, ma di quel che succedesse in Italia effettivamente sapevo gran poco. Insomma, ho avuto la conferma che danzare in Italia non era quello che faceva per me. Sentivo il bisogno di trovare un posto fisso, con uno stipendio fisso, per potermi trovare casa e non dover dipendere dai miei, e in Italia le possibilità erano gran poche. Del resto gli anni passano, ma io continuo ad essere la solita maniaca del controllo sotto certi aspetti!
Il mio schema mentale era:
Università ->
Laurea ->
Esperienza in compagnia ->
Freelancing/Coreografia/Insegnamento/Master/Chi più ne ha più ne metta/Una famiglia magari? Boh
Il pensiero di passare immediatamente al freelancing senza passare da una compagnia mi dava sui nervi, sapevo che un giorno mi sarei pentita se lo avessi fatto, motivo per cui non mi sono data per vinta e ho continuato ad insistere con le audizioni. In testa mia risuonava una sola frase, detta da Alex S., (alumno della Juilliard) durante un seminario: “The future is not empty, it’s unknown”. Ed era la verità: il futuro per me non sarebbe certamente stato vuoto, mi era solamente sconosciuto in quel momento. In un periodo in cui mi sentivo persa e “senza futuro”, mi sembrava assurdo come poche parole, messe nel modo giusto al momento giusto, fossero riuscite a farmi cambiare immediatamente prospettiva. È stato forse grazie a quelle parole che ho cominciato ad accettare una serie di sconfitte, la costante demotivazione, e soprattutto la paura di non sapere cosa mi aspettasse.
Mentre una volta temevo l’imprevedibilità del futuro, ora la accetto e addirittura mi emoziona. Se c’è una cosa che ho capito è questa: il nostro percorso non sempre seguirà le tappe che crediamo siano giuste per noi, talvolta passerà per tappe che noi consideriamo “sfortunate”, ma che sono in realtà indispensabili per crescere.
Un altro concetto che mi ha aiutato tanto? Voltare pagina. (Il mio ragazzo in questo momento mi starà ridendo dietro leggendo queste parole, adora prendermi in giro a riguardo) Ma si, io a lui mi sono presentata come quella che volta pagina, E DEVE RINGRAZIARE CHE NON L’HO VOLTATA SU DI LUI 😛 Ma oh, è un concetto così semplice ai miei occhi e che mi ha dato così tanta pace da quando l’ho messo in pratica! Perché stare tanto a rimuginare? Il mondo è pieno di occasioni; mentre ci fermiamo a piangere su quelle che abbiamo perso, finiamo per perderci le mille altre che ci passano davanti agli occhi. Rimango la stessa pazza a cui piace scrivere la data sulle pagine bianche e pulite del journal del resto.
Prometto che riprenderò a scrivere con regolarità. (Nel caso non mantenessi la promessa vi è lecito venire a bussarmi alla porta, vi sfido)
Baci come vuoi,
Lidia
In foto la cena con gli amici, prima del mio “Nuovo Inizio” nel 2017 🙂